Trebaseleghe (centro e Draganziolo)
L’abitato di Trebasileghe, a cavallo tra Settecento ed Ottocento, si concentra in prossimità dell’antica pieve all’incorcio tra la strada Castellana ed altre due strade minori, una verso nord che porta a Ca’ Corner, a una risaia sul Dese e a Silvelle, l’altra verso est che porta verso il Dese e Ario St. Martin. Il Draganziolo, nelle cui prossimità si trova un altro piccolo borgo, si svolge con i suoi marcati meandri a breve distanza dal paese, accompagnato dalla consueta fascia prativa che lateralmente si estende fino ad unire i due borghi. Più a settentrione, verso ovest, si osservano i quattro larghissimi viali a prato e alberati disposti a croce che partivano dal Palazzo Tiretta, poi scomparso assieme ai viali. La tessitura delle partizioni agrarie segue, analogamente ai viali a croce, l’orientamento dell’antica centuriazione di Altino.
Negli anni ’60 l’urbanizzazione si appoggia alla rete stradale con case isolate, piccole lottizzazioni, qualche capannone. Il mutamento dei tracciati stradali riguarda la sostanziale modifica del quadrilatero centrale riscontrato nella carta del von Zach, con la sparizione del lato ovest e la connessione più diretta dei due borghi. Il Draganziolo risulta rettificato nella parte a sud est della mappa. La carta IGM non riporta nessun segno che richiami le tracce di villa Tiretta e dei suoi viali prativi.
Nel fotopiano 2014 la struttura urbana è abbastanza compatta e satura sia nella parte residenziale che nella zona industriale. L’area produttiva si articola verso sud in due zone industriali vicine separate dal Draganziolo, da un’area residenziale e da una zona agricola. Ad ovest del centro vi è un parco pubblico che comprende il Draganziolo col suo tracciato tortuoso e costituisce un uso appropriato – malgrado un’ansa sia stata brutalmente rettificata per l’espansione di una fabbrica – del corso d’acqua al servizio di un centro abbastanza carente di parchi pubblici. A valle del parco si riscontra ancora una piccola area verde sul fiume, che prosegue poi ristretto tra area industriale e residenziale, fino alla già citata zona agricola, compresa tra la zona industriale e le Grafiche Venete, dove il Draganziolo prosegue con un percorso molto tortuoso. Rispetto allo scomparso complesso di Palazzo Tiretta, nella ripresa aerea si vede la traccia, nella partizione del suolo agricolo, del viale orientale.
Giorgio Sarto
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