Martellago (ex cave – Parco Laghetti)
Il paesaggio antico è marcatamente caratterizzato dagli estesi prati a cavallo del biforcato e sinuoso Scolo Riolo (Rio Storto, affluente di risorgiva a nord del Marzenego) e dai due boschi, uno proprio in mezzo al prato e che scavalca il rio e l’altro che dal rio e dal prato si estende a sud nella zona coltivata e verso il Marzenego. E’ significativo il toponimo Contrada Boschi segnato più a nord, verso la strada Castellana e il centro di Martelago. Qui l’imponente Palazzo Morosini indica la grande villa presente anche oggi a Martellago (con l’aggiunta di un campo da golf il cui fabbisogno d’acqua è come noto rilevante) e che nel von Zach risulta arrivare con il suo parco alberato e una striscia di prato fino al fiume Dese a nord, mentre la lunghissima striscia di prato che si diparte dal lato sud del compendio arriva addirittura alla strada Mestrina, vicino al Marzenego e a Maerne.
Nell’ IGM anni ’60 tra la Castellana e il Rio Storto modificato e rettificato è documentata la Fornace con una vasta attività di cava e lo scavo di numerosi e profondi Laghetti.
L’urbanizzazione travolgente rappresentata nel fotopiano del 2014 mostra in particolare la zona industriale a sud della Castellana ove resta solo come emblema la ciminiera della fornace, ma mostra anche la trasformazione delle cave in Parco dei Laghetti, che si estende per 64 ettari e fa parte del sistema delle aree umide (ex cave di Noale, Salzano, Martellago, Gaggio). L’attività progettuale iniziata nel 1985 ad opera del Comune è proseguita per tappe con interventi attuativi e con acquisizioni da parte pubblica delle aree e il comune ha collaborato per la gestione e per alcune opere con la Provincia, il Consorzio Acque Risorgive e le Associazioni.
??? . link Parco dei Laghetti in Per il parco del Marzenego)
Giorgio Sarto
§ § §