I mugnai di Zelarino – Indice

CLAUDIO     ZANLORENZI

I MUGNAI DEL COMUNE DI ZELARINO SUI FIUMI MARZENEGO E DESE

TRA CONTADINI E STATO A FINE OTTOCENTO

 

Non passa un anno dall’unità di Italia che Q. Sella propone di tassare la farina per il pane. Il motivo è consueto: è la sola tassa a larga base e assicura un introito facile e immediato (come oggi la tassa sulla casa), mentre per l’opposizione è una tassa affamatrice del povero (Enc. Treccani, s.v.). Diventata legge nel 1868, spesso provocò la chiusura dei mulini, venendo così a mancare il pane provocando “tumulti”,  e fu perfino talvolta tramutata in somma fissa per bocca (come oggi la tassa sui televisori).
Lo studio di Claudio Zanlorenzi ha come oggetto i rapporti tra autorità, mugnai e popolazione in questo periodo critico della nostra storia sociale, e in una località – Zelarino – che vide una notevole concentrazione di mulini lungo i fiumi Marzenego e Dese.

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Indice

  1. Sei mulini nel Comune di Zelarino 
  2. La tassa sul macinato: i timori dell’autorità
  3. Prevale l’ottimismo e si introduce la tassa
  4. La situazione a Zelarino e le prime reazioni
  5. Le proteste dei mugnai e le loro strategie
  6. Il braccio di ferro con il governo e il peso della concorrenza
  7. La reazione del Ministero e la normalizzazione
  8. I “munari ladri” approfittano per aumentare i prezzi
  9. Le proteste, la crisi della tassa e la sua abolizione
  10. Note