Rischio idraulico, urbanizzazione invasiva, le ex cave, tutela del paesaggio, iniziative dal basso, i comitati contro gli allagamenti, ecc.
A cura di GIOVANNA LAZZARIN – FABRIZIO ZABEO
In questa sezione si vuole documentare il rapporto della popolazione col fiume negli ultimi decenni, quando il Marzenego e i suoi affluenti sono stati oggetto di profondi cambiamenti: dagli interventi di cementificazione e rettifiche, alla chiusura dell’accesso agli argini, agli scolmatori come risposta al rischio idraulico in un contesto di urbanizzazione invasiva, fino alle recenti nuove impostazioni di rinaturalizzazione e di interventi sostenibili.
Verranno raccontate le iniziative dal basso degli anni ’80 da parte di gruppi di popolazione e di associazioni contro interventi distruttivi e non sostenibili, per la tutela e la fruizione pubblica del fiume, l’accessibilità e percorribilità degli argini; la formazione e le attività dei comitati allagati sorti a seguito dei grandi allagamenti del 2006-07; storie di positive realizzazioni che hanno aperto spazi di tutela e sostenibilità a Noale, Salzano, e Martellago con il recupero di ex cave, ed altre vicende di questa natura.
Di queste storie verrà mostrato il collegamento con l’attuale esigenza di conoscenza, partecipazione, iniziativa democratica che hanno portato alla costituzione del contratto di fiume Marzenego volto a ricomprendere le acque e i fiumi come componenti essenziali della vita e del paesaggio.
- Mestre anni Ottanta, in attesa del Contratto di Fiume. (di C. Zanlorenzi)
- I grandi allagamenti del Marzenego (di M.G. Lazzarin)
- Morte e rinascita dei fossi (di M.G. Lazzarin)
- Gli allagamenti del 2006-2007 e i comitati allagati di Mestre (di M.G. Lazzarin)
- Il mistero della lamiera. (di M.G. Lazzarin)
- Intervista a Mirco Capo (di C. Zanlorenzi, M.L. Granzotto, M.G. Lazzarin)
- Sorprese Pasquali. (di M.G. Lazzarin)
- Album “Inondazioni in terraferma“. Num. 2 della serie di album “Acque di terraferma“.
- Da un fosso quasi scomparso grandi opportunità (di M.G. Lazzarin)
- Pista ciclopedonale e ippovia delle barene (di M.G. Lazzarin)
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