Intervista a Matilde Simeoni e Mario Perin – 10

Acque sorgive, acque scomparse, inquinamenti
M.T.: Vi siete accorti del momento in cui le acque sono diventate più cattive? Penso all’azienda chimica[2] qua vicino…

MARIO: Sai una cosa…ci sono i depuratori, c’è tutto, però… io ho lavorato nella depurazione, ero responsabile da Benetton qua a Resana. Ci sono i carboni attivi, ci sono i decanter, si prendono i fanghi…ma come si fa a tirar via tutto? È impossibile!

M.T.: Ah! Impossibile.

MARIO: Allora cosa hanno fatto? Hanno messo una pompa per diluire e poi tiravano via. Praticamente la lavanderia lavava, ma… il sapone andava fuori per quanto poco e dopo andava giù per i fossi. È inutile dire che con la depurazione l’acqua va fuori pulita: non va fuori pulita.

M.T.: Ma la gente che abitava lungo il fiume, bestemmiava, eh eh…

MARIO: Ma no, erano contenti perché avevano l’acqua… sulla campagna. E inquinava anche quella!

M.T.: Che meccanismo! Tu mi inquini e io non dico niente! Evidentemente avevano i loro interessi.

MARIO: Praticamente avevano l’acqua: veniva fuori un bel canale di acqua…

GIOVANNA: E questa polla, da cui avrebbe origine il Coriolo-Marzenego, è sempre stata così? Era più bella, come la vedevate voi da piccoli?

TILDE: …la nasseva da sotto, la nasseva!

GIOVANNA: Una vera risorgiva!

MARIO: Una volta veniva proprio su l’acqua dal terreno…proprio come le sorgenti del Sile!

M.T.: Dài che andiamo a vedere.
La risorgiva del Coriolo-Marzenego (1.2017)

La risorgiva del Coriolo-Marzenego. Paesaggio invernale (1.2017)

MARIO: Si, ma adesso è quasi senza acqua.

GIOVANNA: Ma si è abbassato perché non ha piovuto da tanto.

MARIO: Ma il vicino ha un trattore e pompa l’acqua dentro il Coriolo quando è secco. Mi ricordo che una volta quando pulivamo il fosso venivano su le bollicine … proprio come le sorgenti del Sile. Il Coriolo adesso andrebbe scavato tutto, e allora si vedrebbero ancora le bollicine che vengono su.

M.T.: E il Musonello?

MARIO: Quello che vien giù da Castello. Da dove vien giù?

M.T.: Da prima di Castelfranco, da Castel di Godego e anche prima. Ma è artificiale, è vero?

MARIO: Penso che sì, che lo abbiano costruito. È come il Muson dei sassi che lo hanno costruito.

M.T.: Il Muson dei Sassi comunque ha una sua sorgente e dopo lo hanno rettificato, diciamo. Ma il Musonello, da cui dicono discenda il Marzenego, è artificiale, non ha acqua sua ma la prende dal Muson dei Sassi sopra Castelfranco… ma poi è tutto tombato: lungo la Castellana lo si vede, ma in centro di Resana è tutto tombato.

TILDE: E na volta ghe iera tuta acqua, e iera belo el canale che passava.

GIOVANNA: E invece adesso…
M.T.: Adesso tutto questo cemento… Quando è necessario, va ben, ma…

TILDE: Quando che vegnea su l’acqua, quea volta che i dise che da Sergio qua, la xe vegnua su per le fogne de Resana…

MARIO: Si sono riempiti i tombini e l’acqua è entrata nello scantinato. Se non hai il tuo pozzetto, coi lavori ben fatti…

M.T.: Comunque l’acqua qua era considerata un bene, una risorsa?

MARIO: Mio fratello ha la casa qua davanti, non ha scavato mica tanto, mezzo metro, veniva su l’acqua. Allora gli è toccato fare una bella vasca fuori, con una pompa sommersa…

TILDE: …lu ga sempre l’acqua che va via, che la vien su da soto.

M.T.: Veramente questa è una zona ricca di acqua, più di tanti altri posti.

MARIO: P. E ai Prai c’erano le risaie, una volta.

M.T.: Le risaie?

MARIO: Eh, bisogna leggere tutti i libri, bisogna parlare con Felice [Campagnaro], bisogna andare a Castelfranco.

[segue]

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