Intervista a Matilde Simeoni e Mario Perin – 9

Le anguille del Coriolo

MARIO: …e mi  me ricordo… mio nonno era in pensione e la sera si era fatto gli ami per prendere i bisati, i capitoni,e la sera andavamo a fare un giro e metteva in terra i bastonetti. Alle cinque della mattina andavamo a vedere – iera ceo – mi ricordo, i bisati russavano par terra!

GIOVANNA: Ma sul Coriolo, qua?

TILDE: Sul Coriolo qua! E po ghe iera la gente che brontolava perché i disea “el se li magna tuti lu!”

MARIO: Metteva gli ami con tochettini di rana, e la mattina passavamo e vedevamo i bisati… ciò, ma robe da chilo!

M.T.: E li vendevate?

MARIO: No, no, li mangiavamo!

TILDE: E i iera più boni de quei che se comprava!

[registrazione originale del brano precedente (5)]

MARIO: E poi avevamo anche il trattore con i manicotti per tirar su l’acqua e co sugavino, ciapavino anca el pesse, i lucci, …

M.T.: Ma era abbondante?

MARIO: E sì, abbondante.

GIOVANNA: Parliamo sempre del dopoguerra? E adesso no?

MARIO: Ancora, ma poco…

TILDE: No, no ghe xe niente, le acque xé inquinate…

[segue]

 

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