MARIO: …e mi me ricordo… mio nonno era in pensione e la sera si era fatto gli ami per prendere i bisati, i capitoni,e la sera andavamo a fare un giro e metteva in terra i bastonetti. Alle cinque della mattina andavamo a vedere – iera ceo – mi ricordo, i bisati russavano par terra!
GIOVANNA: Ma sul Coriolo, qua?
TILDE: Sul Coriolo qua! E po ghe iera la gente che brontolava perché i disea “el se li magna tuti lu!”
MARIO: Metteva gli ami con tochettini di rana, e la mattina passavamo e vedevamo i bisati… ciò, ma robe da chilo!
M.T.: E li vendevate?
MARIO: No, no, li mangiavamo!
TILDE: E i iera più boni de quei che se comprava!
[registrazione originale del brano precedente (5)]
MARIO: E poi avevamo anche il trattore con i manicotti per tirar su l’acqua e co sugavino, ciapavino anca el pesse, i lucci, …
M.T.: Ma era abbondante?
MARIO: E sì, abbondante.
GIOVANNA: Parliamo sempre del dopoguerra? E adesso no?
MARIO: Ancora, ma poco…
TILDE: No, no ghe xe niente, le acque xé inquinate…
[segue]