Queste fotografie sono state fatte a più riprese da Felice Campagnaro (Ass. Cason de Pometo di Resana), e da Giovanna Lazzarin e Mario Tonello di storiAmestre, nel corso di più sopralluoghi alle risorgive del Rio Coriolo Fratta, con lo scopo di verificare de visu la constatazione di Campagnaro sull’effettivo loro carattere di origine del fiume Marzenego. Sui risultati di queste indagini si veda in questo sito la Petizione sulle sorgenti del fiume Marzenego in via Fratta e il relativo Dossier (in cui compaiono anche alcune delle foto raccolte in querst’album).
Le altre foto sono un’ulteriore documentazione e illustrazione dei valori paesaggistici che la zona delle risorgive può offrire ai cittadini e ai visitatori nella bellezza rigogliosa della primavera così come nelle particolari suggestioni dell’inverno.
In occasione di questi sopralluoghi, abbiamo avuto modo di conoscere il signor Mario Perin, la cui famiglia risiede a Fratta da molto tempo, e la madre Matilde Simeoni che a 90 anni ci ha regalato qualche ora di piacevolissima conversazione, parlandoci di come il Coriolo facesse parte in vari modi della loro vicenda familiare, ma poi dandoci anche un quadro, intelligente e profondamente umano, di quasi un secolo di vita contadina. Ne abbiamo ricavato una “intervista” che riteniamo molto interessante.
Seguendo il corso del Coriolo abbiamo anche conosciuto il signor Renato Bolzon, intento come spesso fa a sovraintendere alla manutenzione del fiume lungo la sua proprietà, scavando l’alveo, liberandolo dalle ostruzioni di fango e rami, alimentandolo con la sua pompa quando l’acqua scarseggia. O guardandolo sconsolato quando – come nel maggio scorso – il rio è rimasto completamente in secca e la falda abbassata non è più raggiunta dalla pompa per alimentarlo.
Ma la migliore sorpresa è stata constatando che la recinzione del tratto canalizzato del Coriolo lungo via Fratta (vedi le foto) era stata spostata all’interno, lasciando libero il rio. Questo intervento – ci ha raccontato il sign. Renato – è stato fatto (un po’ brontolando, per la verità) su invito del Comune che così ha voluto ripristinare uno stato di legalità e di funzionalità che il Contratto di Fiume salvaguarda, ma che spesso è invece trascurato. Non solo di questo quindi siamo riconoscenti al sign. Bolzon, ma anche perché ha completato il lavoro piantando una fila di alberi sul ciglio, a decoro della strada e a rinforzo degli argini (vedi le foto più recenti).
Siamo perciò lieti di condividere le immagini dei risultati di questa iniziativa, mettendoli a confronto con la situazione precedente.
(Giovanna Lazzarin e Mario Tonello)
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ALBUM La riscoperta delle sorgenti del MARZENEGO
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