Il fiume Marzenego nelle mappe storiche – Abstract (ita)

Waterscapes International Conference – Venice 2015
Parallel Session n. 1

 

TRASFORMAZIONI DEL FIUME MARZENEGO NELLA CARTOGRAFIA STORICA

Giorgio Sarto – Massimo Gattolin
Associazione storiAmestre, Consorzio Acque Risorgive, Provincia di Venezia

 

keywords: Marzenego, laguna, cartografia storica, paesaggio fluviale, contratto di fiume

§ § §

 

Il Marzenego è uno dei fiumi di risorgiva del bacino scolante della laguna di Venezia, ove sfocia dopo aver attraversato 12 Comuni con un percorso di 43 chilometri segnato da 18 ex mulini. L’ultimo tratto di 7 chilometri, denominato Osellino, ha un percorso rettilineo, scavato nel Cinquecento dalla Repubblica di Venezia per deviare la sua primitiva foce. Questo tratto ospita una grande concentrazione di barche che utilizzano nel tempo libero la laguna di Venezia, attività che si aggiunge ai molteplici usi storici del fiume nell’entroterra e verso la laguna.

Sul bacino del Marzenego è attivato un “contratto di fiume” per una gestione condivisa e più sostenibile dei corsi d’acqua e dei loro ambiti tra i molti soggetti pubblici e privati interessati. Tra le varie attività è stata elaborata, su proposta dell’associazione storiAmestre e in collaborazione con il Consorzio Acque Risorgive e la Provincia di Venezia, una ricerca sulla cartografia storica da fine settecento ai giorni nostri (2014), per confrontare l’assetto più antico alle trasformazioni nel tempo dei corsi d’acqua e del paesaggio. Attraverso inventari delle fonti, l’interpretazione dei documenti cartografici e di altra natura come i progetti e le opere idrauliche, e infine attraverso elaborazioni GIS per rappresentazioni comprensibili al pubblico, si offre una sequenza storica dei mutamenti dell’intero bacino e di singole zone significative. Un estratto della carta geomorfologica conclusa dalla Provincia di Venezia nel 2011 dà conto di “dove poggiamo i piedi” e cioè della formazione alluvionale e caratteristiche del nostro territorio.

Nella sequenza storica appaiono in particolare nel novecento, a fronte degli antichi paesaggi consolidati dei campi chiusi e dei prati stabili lungo i corsi d’acqua soggetti a frequenti alluvioni, prima opere di scavo degli alvei e di innalzamento degli argini, poi rettifiche violente degli andamenti a meandri, fino alla difesa dagli allagamenti mediante cementificazione degli alvei e nuovi sistemi artificiali come quello dello scolmatore del Marzenego realizzato tra gli anni settanta e ottanta. Contemporaneamente si registrano ondate di urbanizzazione invasiva fino agli argini e la crescente diffusa impermeabilizzazione dei suoli, mentre diminuisce la fruizione del fiume da parte degli abitanti.

Si registrano tuttavia anche nuove e sostenibili modalità di intervento, dalle oasi con zone umide, e fitodepurazione delle acque da tempo realizzate nelle ex cave di argilla, alla attuazione e proposta di nuovi parchi fluviali, alla riappropriazione della conoscenza e del patrimonio storico e paesaggistico nell’esperienza dei contratti di fiume che si sta sempre più allargando.

§ § §

Giorgio Sarto
Architetto, insegnante e autore di piani urbanistici e di pubblicazioni sulle trasformazioni del territorio, in particolare della terraferma veneziana. Già componente dell’Associazione Urbanistica Democratica e attualmente dell’Associazione storiAmestre, ha curato il Progetto Mestre 900. E’ stato assessore al territorio e ai beni ambientali della Provincia di Venezia.
Massimo Gattolin
Direttore dal 2006 del Dipartimento di Politica Ambientale della Provincia di Venezia. Attualmente Direttore del Servizio Ambientale della Città Metropolitana di Venezia, nuovo Ente pubblico che sostituisce la Provincia di Venezia.

§ § §

Post navigation