da Venezia, Comuni del fiume
Abbiamo un fiume?
di M. Giovanna Lazzarin
Lunedì 2 giugno 2014 l’Associazione “i 7 nani”, in collaborazione con storiAmestre, ha organizzato, all’interno della manifestazione Cipressina in festa, una passeggiata lungo il Marzenego intorno alla domanda: ”Abbiamo un fiume!? Dove?” con la guida di Giorgio Sarto.
Il percorso prevedeva di visitare:
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L’area dalla destinazione incerta – parco del Marzenego o lottizzazione – vicino alla costruenda stazione di via Olimpia della ferrovia metropolitana regionale. In quest’area si possono notare gli affluenti rio Cimetto e Roviego-Dosa incanalati e portati a passare sotto il Marzenego e ad allacciarsi poi al canale Scolmatore.
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sull’altra riva del Marzenego le tracce dell’antica ansa, ora rettificata, del fiume dove si trovava il mulino Gaggian.
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il sentiero e il bosco sorti spontaneamente a fianco della casa di riposo Nazareth.
La passeggiata è poi continuata nel pomeriggio.
Le foto ci sono state gentilmente concesse da Andrea Rivis.
Questo è il fotoracconto della passeggiata.
Presentazione e descrizione
1. I partecipanti alla passeggiata si ritrovano nel parco Hayez della Cipressina.
2. Giorgio Sarto mostra i lavori della costruzione della nuova stazione della metropolitana di superficie di via Olimpia.
La prima tappa del percorso è il ponte della nuova strada che collegherà Cipressina e Gazzera e porterà al parcheggio della stazione della metropolitana di superficie di via Olimpia progettata vicino alla riva destra del Marzenego e al vecchio tracciato del rio Cimetto dove si era creato un cariceto tutelato come area di interesse naturalistico. Giorgio Sarto sta indicando la gru e le recinzioni del nuovo parcheggio in costruzione. In questa zona era stato preparato un piano di lottizzazione, ma i termini della convenzione col comune sono scaduti, per cui oggi il comune potrebbe destinarla ad altro, ad esempio verde agricolo vincolato.
3. Paratoie e griglie sul Marzenego a ridosso della Tangenziale
Dal ponte si vede il manufatto di sostegno con paratoie e griglie sul Marzenego a ridosso della Tangenziale. Questa è l’unica chiusa del Marzenego verso valle e serve per fermare detriti e immondizie prima che vadano in laguna.
4. Tratto rettificato del rio Cimetto, chiamato “allacciante di levante”, che scarica sullo scolmatore di Mestre, passando sotto il Marzenego con un sifone.
Si cammina sul tratto rettificato del rio Cimetto, chiamato “allacciante di levante”, che va a scaricare le sue acque nello scolmatore di Mestre, passando sotto il Marzenego con una botte a sifone.
5. Tratto rettificato del rio Cimetto.
Il gruppo sta osservando la nuova paratoia che convoglia parte delle acque nel vecchio percorso del Cimetto. Si osservi la vegetazione di quest’area che dovrebbe far parte del parco del Marzenego.
6. Il gruppo è tornato sulla via Castellana e, entrando in via del Gaggian, è arrivato lungo il tratto dell’argine del Marzenego rettificato negli anni 70 del Novecento a nord del mulino Gaggian.Sull’altra riva, quella destra, si noti l’area dove dovrebbe sorgere il parco del Marzenego.
7. Continua la passeggiata lungo l’argine. Nel punto dove è fermo il gruppo si trovava un’ansa del Marzenego ora rettificata.
8. Il Marzenego nel 1960, prima della rettifica.
9. Si arriva fino al ponte sul Marzenego lungo la ferrovia Mestre-Udine, ma poi bisogna ritornare indietro.
10. Dopo aver fatto un pezzo di strada lungo la via Castellana si prende un sentiero a fianco della residenza per anziani Nazareth di Zelarino e ci si trova improvvisamente in un bosco.. Giorgio Sarto sta illustrando come è sorto il bosco spontaneo.
11. Giorgio Sarto spiega che quando hanno costruito la residenza per anziani dovevano cedere al comune la parte lungo il fiume anche per la continuità di una pista ciclabile che non è stata fatta. Lì è cresciuto un grande bosco, che accompagna l’argine per un bel pezzo fino quasi a villa Barbarich.
Anche nei piani urbanistici di lungo periodo era stata un’area destinata a servizio pubblico, l’edificazione del centro Nazareth è stata fatta senza cambiare la destinazione perché la casa di riposo è considerata un’area pubblica quindi non c’è l’obbligo di concedere il terreno in cambio. Ma la situazione è controversa.
12. Il gruppo si avvia lungo il bosco ricco di fagiani, volpi, ricci, nidi di trampolieri di laguna.
13. Il sentiero spontaneo è frutto dei camminamenti delle persone che vanno verso il fiume.
14. Come si vede, l’area si è inselvatichita.
15. Alla fine del sentiero, si esce dal bosco e ci si trova sull’argine del Marzenego.
16. Ponte non accessibile che attraversa il Marzenego verso l’impianto di sollevamento SM23 di Veritas.
17. Dario Cestaro sta spiegando a Loris Trevisiol che il ponte della foto precedente potrebbe essere sistemato, venire aperto e costituire un passaggio pedonale tra Gazzera e Cipressina.
18. Continua la passeggiata lungo l’argine del Marzenego fino quasi alla villa Barbarich.
19. Prima della villa Barbarich la passeggiata si interrompe, si spera solo per i lavori di restauro della villa che verrà trasformata in un resort privato.
20. Il gruppo torna indietro.
21. Il fiume è di nuovo deserto e inaccessibile.
M. Giovanna Lazzarin
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