Questo sito è dedicato al Contratto di Fiume Marzenego, e l’ampiezza e la varietà delle fonti dei contributi qui offerti dimostrano ampiamente che le questioni trattate riguardano non solo l’aspetto idrografico dei corsi d’acqua, ma un sistema che coinvolge in una rete complessa di cause ed effetti, elementi naturali, antropici, economici, sociali, culturali, e quindi anche il ruolo di chi si trova ad amministrare e a governare questo insieme di fenomeni.
La lettera che qui pubblichiamo – benché sotto qualche aspetto poco omogenea con il tipo di materiali qui raccolti, in genere non-militanti – ci sembra di gran valore soprattutto per la qualità dell’esposizione del problema dell’uso del suolo, per la documentazione che mette a disposizione, per l’esempio di quanto possa essere fondamentale la citizen science per mostrare un modo corretto di affrontare il problemi collettivi.
Il documento è qui presentato da Paolo Favaro, Referente Silp per Mogliano Veneto
Il Forum nazionale “Salviamo il Paesaggio difendiamo i territori” è da anni impegnato sul tema consumo di suolo e di conseguenza ha elaborato un proposta di legge coinvolgendo 70 aderenti esperti nelle diverse discipline, dall’urbanistica alla pedologia.
La proposta di legge è stata presentata alla Commissione ambiente del Senato nel 2018, da allora non ci sono stati sviluppi, solo qualche vaga assicurazione.
Ora, la situazione che si sta creando, in conseguenza della pandemia in atto, sul piano economico ci fa prefigurare un possibile rilancio dell’economia a partire dai grandi cantieri delle opere pubbliche a quelli che comunque avranno a che fare prioritariamente con l’edilizia.
E’ sotto i nostri occhi quanto sia stato stravolto il territorio padano e del resto d’Italia, dagli anni ’60 del secolo scorso, a causa di scelte urbanistiche “pianificate” e ciononostante basate soprattutto sull’uso indiscriminato di suolo fertile. La nostra regione, assieme alla
Lombardia, è diventata campione di un’espansione senza fine ove la campagna risulta sempre più frammischiata alla città.
La lettera che è stata elaborata ha lo scopo di allertare il Presidente del Consiglio e il suo Governo a prestare massima attenzione a quello che si sta prefigurando, lette le dichiarazioni di questi giorni di alcuni politici, imprenditori e professionisti del settore, come una specie di “liberi tutti” post fine pandemia, un ritorno alla “normalità” ove rilanciare un devastazione del territorio analoga se non peggiore a quella a cui abbiamo già assistito in questi ultimi decenni.
Dovremo stare molto attenti a quanto accadrà nei nostri comuni.
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Lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte
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