??? Timeline 1 – testo lungo senza foto
La fossa Pagana in età moderna era probabilmente lo scolo delle acque di un territorio boschivo e prativo che diventava sempre più paludoso andando verso la laguna. La scarsa pendenza del terreno favoriva il ristagno delle acque che mescolandosi con la marea della laguna creava una vasta area paludosa ai margini della laguna. Lo stato di questi luoghi era causato anche dalla politica della Repubblica di Venezia “che preferiva fosse lasciata incolta la parte di terra antistante la laguna per una profondità di almeno 5 miglia sia per prevenire epidemie contagiose […] sia per allontanare l’insabbiamento della laguna”.[1]
La sua origine probabilmente è ancora più antica. Pino Sartori dell’associazione la Salsola nel corso di una visita guidata ha spiegato che la fossa, quando attraversa la campagna dei Sorato, passa vicino all’antico percorso della strada romana “Annia-Emilia-Altinate” che consentiva il collegamento tra l’antica Padova, Altino, Concordia, Aquileia:
In questa zona ho trovato dei funghi che di solito si trovano sui cordoni dunali; questa è una testimonianza che Campalto – campo alto – all’epoca dei romani era una duna; l’altura che si vede nella campagna dei Sorato probabilmente lo dimostra. Abbiamo anche una prova archeologica: qui negli anni 80 del Novecento è stato trovato un focolare con resti di cacciagione risalente al tardo bronzo. Quindi questa zona era già abitata forse 3000 anni fa. Non a caso i romani hanno fatto passare di qua la via Annia [2].
[1] Cit. Luigino Scroccaro, Tre fiumi e un fiumetto, Canova ed. 2004, p. 57
[2] Questo passo è tratto dalla lezione tenuta da Pino Sartori durante la passeggiata ecologica alla fossa Pagana organizzata dal DLF di Venezia il 18.10.2014.
La fossa Pagana in età moderna era probabilmente lo scolo delle acque di un territorio boschivo e prativo che diventava sempre più paludoso andando verso la laguna. La scarsa pendenza del terreno favoriva il ristagno delle acque che mescolandosi con la marea della laguna creava una vasta area paludosa ai margini della laguna. Lo stato di questi luoghi era causato anche dalla politica della Repubblica di Venezia “che preferiva fosse lasciata incolta la parte di terra antistante la laguna per una profondità di almeno 5 miglia sia per prevenire epidemie contagiose […] sia per allontanare l’insabbiamento della laguna”.[1]
La sua origine probabilmente è ancora più antica. Pino Sartori dell’associazione la Salsola nel corso di una visita guidata ha spiegato che la fossa, quando attraversa la campagna dei Sorato, passa vicino all’antico percorso della strada romana “Annia-Emilia-Altinate” che consentiva il collegamento tra l’antica Padova, Altino, Concordia, Aquileia:
In questa zona ho trovato dei funghi che di solito si trovano sui cordoni dunali; questa è una testimonianza che Campalto – campo alto – all’epoca dei romani era una duna; l’altura che si vede nella campagna dei Sorato probabilmente lo dimostra. Abbiamo anche una prova archeologica: qui negli anni 80 del Novecento è stato trovato un focolare con resti di cacciagione risalente al tardo bronzo. Quindi questa zona era già abitata forse 3000 anni fa. Non a caso i romani hanno fatto passare di qua la via Annia [2].
[1] Cit. Luigino Scroccaro, Tre fiumi e un fiumetto, Canova ed. 2004, p. 57
[2] Questo passo è tratto dalla lezione tenuta da Pino Sartori durante la passeggiata ecologica alla fossa Pagana organizzata dal DLF di Venezia il 18.10.2014.